La prima stesura di un romanzo e L’ Opera al nero alchemica

Questi primi, gelidi giorni di Dicembre mi si stanno snocciolando sul calendario uno dietro l’altro sotto l’egida del Corvo.
A dire il vero, è da ottobre che il Corvo mi si è appollaiato su una spalla, e mi gracchia nell’orecchio con quel suo verso così dolce.

Di NaNoWriMo e Guardiani della Soglia

Sono reduce da una “competizione contro me stessa” che mi ha in parte sfiancata e in parte entusiasmata. Spesso le due cose accadevano contemporaneamente.

Ho partecipato al NaNoWriMo (e vinto: qui sotto ne fornisco la prova), che sta per “National Novel Writing Month”.

“Come and See. You have the key” (India. Photobook. Photojournalism. Children. Noprofit.)

Pur praticando la Meditazione Universale della Scuola della Spiritualità, derivata dalla tradizione radhasoami della Sant Mat induista, non ho mai visitato nemmeno un tempio, o passeggiato per le strade dell’India, nei suoi colori e tra la sua gente.
Ma ho un caro amico che ci è stato.

La macchina del tempo, ovvero “Il Bibliomotocarro” del maestro Antonio la Cava, e un sogno da realizzare.

Oggi voglio raccontarvi una storia che parla di un potente stregone, del suo carro magico, e di come abbia insegnato ai suoi piccoli apprendisti a viaggiare nel tempo.
Questa storia ha inizio in estate, in un torrido pomeriggio di agosto.

La quarta parola del mago: TACERE, e la creatività.

Ed eccoci giunti all’ultima delle quattro parole del mago. Dopo sapere, osare e volere, è il momento di TACERE.
Secondo Eliphas Levi tacere è “una discrezione che nulla può inquinare o corrompere”.
Credo che la linea di divisione tra “realtà” e “immaginazione” sia più sottile di quanto siamo disposti ad ammettere.

La terza parola del mago: VOLERE, e la creatività.

Dopo “sapere” e “osare”, la terza parola del mago è VOLERE.

Secondo Eliphas Levi volere è “avere una volontà che nulla può spezzare”.
A mio avviso la volontà è una questione di autostima.

La seconda parola del mago: OSARE, e la creatività.

Dopo “sapere”, di cui scrivo qui, la seconda delle quattro parole del mago è OSARE.

Secondo Eliphas Levi, osare è “un coraggio che nulla può far vacillare”.
“Non sei capace”, “è troppo tardi per te”, “questo progetto è troppo ambizioso”…

La prima parola del mago: SAPERE, e la creatività.

Come scrivevo in questo post, quattro sono le parole del mago, quattro parole alla base di ogni atto creativo.

La prima è SAPERE.

Le quattro parole del mago e la creazione artistica

Eliphas Levi, pseudonimo di Alphonse Louis Costant, fu uno dei più noti studiosi di esoterismo dell’Ottocento.
Fu lui a stabilire, per la prima volta, un rapporto fra le 22 lettere dell’alfabeto ebraico e i 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi…

Montreux. “Smoke on the water” per Byron e “Il prigioniero di Chillon”

Montreux.
Una località di villeggiatura sul lago Lemano che attira, da sempre, mucchi di artisti. Deve avere qualcosa di speciale, che facilita l’ispirazione o cose così.
Sono andata a verificare di persona.