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La macchina del tempo, ovvero “Il Bibliomotocarro” del maestro Antonio la Cava, e un sogno da realizzare.

Oggi voglio raccontarvi una storia che parla di un potente stregone, del suo carro magico, e di come abbia insegnato ai suoi piccoli apprendisti a viaggiare nel tempo.
Questa storia ha inizio in estate, in un torrido pomeriggio di agosto.

La quarta parola del mago: TACERE, e la creatività.

Ed eccoci giunti all’ultima delle quattro parole del mago. Dopo sapere, osare e volere, è il momento di TACERE.
Secondo Eliphas Levi tacere è “una discrezione che nulla può inquinare o corrompere”.
Credo che la linea di divisione tra “realtà” e “immaginazione” sia più sottile di quanto siamo disposti ad ammettere.

La macchina del tempo, ovvero “Il Bibliomotocarro” del maestro Antonio la Cava, e un sogno da realizzare.

Oggi voglio raccontarvi una storia che parla di un potente stregone, del suo carro magico, e di come abbia insegnato ai suoi piccoli apprendisti a viaggiare nel tempo.
Questa storia ha inizio in estate, in un torrido pomeriggio di agosto.

La quarta parola del mago: TACERE, e la creatività.

Ed eccoci giunti all’ultima delle quattro parole del mago. Dopo sapere, osare e volere, è il momento di TACERE.
Secondo Eliphas Levi tacere è “una discrezione che nulla può inquinare o corrompere”.
Credo che la linea di divisione tra “realtà” e “immaginazione” sia più sottile di quanto siamo disposti ad ammettere.